“Come faccio a dare regole?”
Se sei un genitore immagino che questa domanda ti sia balenata in mente parecchie volte. Il tema delle regole è un dilemma che si presenta dai primissimi anni di vita del/la bambino/a e accompagna la vita famigliare fino alla maggiore età (e più!).
Avere dei limiti e dei confini è molto importante, non solo per i/le bambini/e ma per tutto il sistema familiare, perchè consente di vivere in un clima equilibrato e stabile.
Le regole sono necessarie perchè aiutano a convogliare le energie all’interno di confini stabili: soprattutto in tenera età il/la bambino/a ha bisogno di sentirsi libero/a di sperimentare ma protetto/a da argini sicuri.
Nonostante questa premessa, spesso stabilire delle regole in famiglia può essere molto complicato. In questo articolo ti racconterò quali sono le principali difficoltà che i genitori incontrano nel costruire le regole e, successivamente, vedremo assieme quali sono le “regole per costruire regole efficaci”.
Ci sono varie difficoltà che la coppia genitoriale incontra nel momento in cui deve stabilire dei limiti:
- Difficoltà nell’accordo tra genitori sulla costruzione della regola
Può capitare che i genitori abbiano uno stile educativo diverso o che su un determinato argomento non siano in accordo. Spesso, uno dei due genitori assume il ruolo di persona più permissiva e l’altro di persona più normativa. I bambini e le bambine, soprattutto nei primi anni, non sono in grado di comprendere la relatività dei punti di vista. In questa situazione, la regola non viene interiorizzata.
Se le fonti di informazione più importanti danno versioni diverse, le regole stesse diventano discutibili. Quando queste dinamiche sono molto presenti in una famiglia, i bambini e le bambine crescono in un ambiente confusivo in cui sperimentano poca chiarezza e senso del limite. Inoltre, sarà più facile che il bambino, nel momento in cui si trova in difficoltà di fronte ad una regola, imparerà ad andare a rifugiarsi dal genitore che non trova fondamentale quella regola, creando disequilibrio.
- Difficoltà nel mantenere il confine stabilito
Se accordarsi tra genitori sul contenuto della regola è la prima difficoltà per stabilire degli argini educativi, la seconda è quello di mantenere la regola. In questa fase occorre fermezza e coerenza da parte dei genitori. Bambini/e e adolescenti sono molto bravi nel mettere alla prova questi confini, per questo è fondamentale che i genitori abbiano chiaro l’obiettivo della regola che hanno stabilito, in modo che questa non venga messa da parte ogni qualvolta il proprio figlio piange o quando il genitore si sente in colpa.
Per educare un/a bambino/a, i genitori devono essere loro stessi i primi a non infrangere i patti e le regole che hanno stabilito.
- Comunicazione non efficace
Un altro frequente errore che viene messo in atto è quello di non comunicare in modo efficace la regola. “Devi essere ordinata!”, “Non fare il cattivo” sono due esempi di regola poco chiara perchè non trasmettono l’idea di che cosa voglia dire essere ordinati e buoni o cattivi.
Spesso in questo errore rientrano anche i toni della comunicazione: urlare con rabbia una regola non aiuta ad interiorizzarla e rispettarla perchè bambini e bambine potrebbero vivere quel momento con rabbia e frustrazione, opponendosi.
Ora che abbiamo visto quali sono gli errori più frequenti che vengono messi in atto nel processo di costruzione e mantenimento della regola, vediamo assieme quali possono essere delle “regole per costruire le regole efficaci”:
- Coerenza: bambini e bambine imparano dall’esempio
Il miglior modo per aiutare i tuoi figli a rispettare e condividere le regole di casa è quello di essere un d’esempio: bambini e bambine imparano tramite l’imitazione dei più grandi, soprattutto se sono figure importanti per loro.
- Chiarezza: le regole devono essere poche, semplici e adatte all’età
E’ inutile inculcare dettami e ordini ai tuoi figli: non ti ascolteranno e finiranno per avere una visione negativa di te. Le regole, affinchè siano condivise, devono essere poche, semplici e adatte al livello di comprensione del/la tuo/a bambino/a.
- Concretezza, le regole devono basarsi su azioni quotidiane
Come abbiamo detto in precedenza bambini e bambine, soprattutto se piccoli, non riescono a comprendere le indicazioni generiche come “fai il bravo” o “non essere maleducata”. Come ci ricorda Piaget, la loro intelligenza, soprattutto fino ai 12 anni è di tipo sensoriale, motorio e concreto.
Per questo motivo le istruzioni dei genitori devono essere più concrete possibile.
“Quando finisci di giocare metti via i giochi perpiacere”, “Se la nonna entra dalla porta è importante salutarla”, sono degli esempi.
- Costanza: le regole più facili da rispettare sono quelle basate su rituali
Come possiamo aver osservato all’asilo nido e alla scuola materna, spesso i modelli educativi sono basati su attività e rituali stabili e uguali ogni giorno.
Allo stesso modo, per fare in modo che il/la tuo/a bambino/a segua più facilmente le tue regole, occorre che siano coerenti e stabili nel tempo.
- Conseguenze coerenti: bambini e bambine hanno bisogno di semplicità
Per fare in modo che bambini e bambine comprendano le regole che diamo, è necessario che anche le conseguenze che mettiamo in atto alla loro infrazione seguano le 4 regole che abbiamo appena visto.
Inoltre anche la “tematica” deve essere coerente. Se nostro figlio infrange la regola del riordino dei giochi, la punizione dovrà riguardare il gioco e non, ad esempio, la visione della televisione.
Spero che questo articolo sulla costruzione di regole efficaci in famiglia ti sia stato utile.
Se al termine della lettura dovessi avere dei dubbi non esitare a contattarmi.
Dott.ssa Evelyn Bettini, psicologa.
Via Dietro le Mura B, 13 Trento.
Jean Piaget La nascita dell’intelligenza nel fanciullo, Firenze, Giunti-Barbera universitaria, 1968.